NINFEE - Claude Monet 1906 - Impressionismo

NINFEE
Claude Monet (1840-1927)
1906, olio su tela, 90x94 cm.
Chicago, Art Institute of Chicago.

 

Fig. 1,2,3,4. Particolari dell'opera
     


LETTURA  ATTIVA DELL' OPERA  - lezione interattiva

Autrici: Cervilli Daniela e Sara Venier


IL SOGGETTO

Paesaggio acquatico con gruppi di ninfee che galleggiano nello stagno. Nella sua proprietà a Giverny il pittore Monet ha progettato e fatto costruire, attorno alla sua abitazione, uno splendido giardino e uno stagno ricco di piante acquatiche con un ponticello in stile giapponese.

1- Ritrova i particolari nell’opera.       
2- Come ti immagini questo giardino?

UN GIARDINO DA ESPLORARE E UN’OPERA DA ANALIZZARE

VIDEO - YouTube: trailer ufficiale del documentario: Le ninfee di Monet, un incantesimo di acqua e luce.
VIDEO – Monet’s Dream on Vimeo  (S01E03) 1,30 minuti.
Sito Fondazione Claude Monet: https://www.fondation-monet

Fig.10 Particolare

OSSERVA

 COLORI E LUCE

3- Quali sono le gamme cromatiche dominanti?    Nell’opera il colore della superficie dell’acqua è uniforme?

 4- Il bacino d’acqua si comporta come una superficie specchiante? - Osserva attentamente il quadro e le fotografie dello stagno. Cosa si riflette sull’acqua?

Nuvole, riflessi di luce, ……………………………

 5- La superficie  trasparente dell’acqua  lascia anche intravedere i colori della vegetazione sommersa dello stagno?

 TECNICA

6- Come applica i colori Monet? Osserva l’opera, i particolari e crocetta le risposte esatte.

a)  Monet applica sulla tela leggeri strati di colore, con pennellate di vario tipo e direzione, per suggerire il lieve movimento dell’acqua e le vibrazioni di luce.

b)  Monet stende larghe pennellate di colori densi e coprenti per suggerire le trasparenze dell’acqua.

c)  Monet stende densi e pastosi tocchi di colore per i fiori.

d)  Monet usa colori più diluiti per ottenere effetti di trasparenza dell’acqua.

 

 

 INQUADRATURA E COMPOSIZIONE

7- Completa la frase in modo corretto. Le pennellate stese velocemente dall’ artista ...    (definiscono in modo preciso i contorni delle forme / sfuocano e  sfaldano  le forme creando effetti di  lieve movimento).

8- Crocetta la risposta corretta. Quale inquadratura sceglie Monet?

a)  Un’inquadratura molto ampia, che riprende da una grande distanza gran parte del giardino.

b)  Un’inquadratura che mostra lo stagno nella sua interezza.

c)  Un’inquadratura ravvicinata che mostra solo alcuni particolari dello stagno.

d)  Un’inquadratura molto ravvicinata che mostra solo un unico gruppo di ninfee.

 9- In che modo il pittore suggerisce il paesaggio circostante, pur avendo scelto questo tipo di inquadratura?

 10- Nell'opera i gruppi di ninfee sono disposti  lungo linee verticali o oblique?
- Traccia le diagonali sull’opera.  Dove sono concentrate le ninfee?  - Monet cosa lascia in evidenza al centro?

 11- Il vero interesse dell’artista è rivolto alle ninfee o alla superficie dell’acqua con i suoi riflessi luminosi e le trasparenze colorate?

 


Fig. 11 Particolare

COMPRENDI

”Questi paesaggi d’acqua e di riflessi che sono diventati per me una vera e propria ossessione“ Monet
Per più di vent’anni, dal 1897 fino alla sua morte nel 1926, Monet  dipinge senza interruzione l’ondeggiare delle ninfee nello stagno a Giverny, producendo circa duecentocinquanta opere con lo stesso motivo (Ciclo delle ninfee). L’artista passa intere giornate lavorando en plein-air sul bordo del bacino completamente immerso nella natura.
(VIDEO youtube: Claude Monet-Filmed Painting Outdoors 1915)..

Nelle tele dedicate alle ninfee il vero soggetto non sono tanto i fiori quanto lo specchio d’acqua che cambia aspetto e colori continuamente in base al momento della giornata e al variare dei riflessi luminosi.
In queste opere Monet rivoluziona la tradizionale rappresentazione del paesaggio naturale: egli ritaglia solo una piccola parte dell’ambiente, togliendo il cielo e la linea di orizzonte e creando uno spazio infinito senza più riferimenti spaziali e senza confini.

PRODUCI

A- VAI A CACCIA DI RIFLESSI SULL’ ACQUA con il tuo smart-phone.
-Zooma solo sulla superficie dell’acqua escludendo l’ambiente circostante. Puoi anche utilizzare un programma o un’applicazione di editing per fotografie.

B- ESPANDI UN QUADRO DI MONET
-Scegli uno dei dipinti di Monet del Ciclo delle ninfee, simile a quello analizzato, e ricostruisci il paesaggio circostante.

-Incolla l’immagine a colori dell’opera su un foglio da disegno e completa, disegnando e poi colorando, le parti tagliate dal bordo della tela. Rispetta la disposizione compositiva degli elementi, le gamme cromatiche e il tipo di pennellata presente nell’opera.

-Puoi anche ricostruire il terreno ai bordi dello stagno con la sua vegetazione, tenendo come punto di riferimento la sua immagine specchiata nell’acqua presente nell’opera da te scelta o le immagini video e le fotografie reali dello stagno.

C- Lavoro a coppie: METTIAMO IN ORDINE  “LE NINFEE”.
-Cerca su internet quattro o cinque opere appartenenti alla serie “Le ninfee” di Monet utilizzando i siti proposti.

-Osserva le opere con attenzione e scrivi vicino a ciascuna  il tipo di inquadratura usato. Le opere devono presentare tipi di inquadrature diverse.

-Metti in ordine le opere  in base al tipo d’inquadratura: da una più ampia, dove le ninfee sono riprese da una grande distanza, a quella  più ravvicinata, dove scompaiono la  linea d’orizzonte, il cielo, gli alberi e  la terra.

 -Usando un’applicazione di grafica (es. Canva) organizza  le opere cosi ordinate  e aggiungi una breve didascalia con i dati di ogni opera.

Siti da usare:
Wikipedia Ninfee (serie di Monet)
Wikimedia commons (category: Water Lilies by Claude  Monet)
https://marmottan.fr/collections/claude-monet  (sito museo Marmottam-Monet)
https://www.musee-orsay.fr/fr/collections  (sito museo D’Orsay, Parigi)
https://fondation-monet.com  (sito fondazione Claude Monet a Giverny)
https://www.musee-orangerie.fr/  (sito museo Orangerie, Parigi)
https://www.moma.org (sito Museum of Modern Art,  New York)

 
- Esercitati - Osserva le opere sottostanti e mettile in ordine: dall’ inquadratura più vicina a quella più lontana.

immagini tratte da Wikimedia Commons.

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