L'OCEANO ARTICO |
Opera e interdisciplinarietà : L'ARTICO- materie coinvolte: arte e immagine e geografia
Autrici: Sara Venier e Cervilli Daniela
OSSERVA L'OPERA
A-In primo piano, per l’azione dei venti e delle correnti marine, il pack galleggiante sul mare si è spezzato in lastroni, anche di grosso spessore. Le lastre si ammassano accavallandosi l’una sopra l’altra.
B-Sul mare di ghiaccio le lastre si sovrappongono formando giganteschi cumuli simili a grandi sculture (fig. 2,3,4).
C-Sullo sfondo la grande distesa gelata dell'oceano si perde in lontananza e sembra fondersi con l’azzurro del cielo.
D-In alto nel cielo si apre in uno squarcio di luce.
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1- In quale area geografica puoi trovare un paesaggio del genere?
2- Ritrova nell’opera il veliero. In quali condizioni e posizione si trovano lo scafo, l’albero e la vela? - Prova ad immaginare cosa è accaduto al veliero e all’equipaggio. Fai delle ipotesi attenendoti alle informazioni desumibili dall’opera.
L’OPERA E IL SUO CONTESTO |
3- Osserva l'opera e i seguenti documenti (fig. 6,7,8); individua e correggi gli errori presenti nelle seguenti frasi.
Fig.6,7,8 |
a- La dominanza dei colori caldi come gli azzurri crea la percezione di uno spazio molto ridotto e genera particolari sensazioni termiche.
b- Le singole lastre di ghiaccio in primo piano sono dipinte in modo impreciso grazie allo studio dal vero.
c- Le forme dei lastroni sono geometriche e arrotondate.
d- La luce fredda illumina in modo più intenso il lato destro del dipinto. Sullo sfondo la luce violacea rende nitidi gli elementi in lontananza creando la sensazione di una spazialità infinita.
e-Al centro dell'opera le lastre disposte orizzontalmente formano un monumentale cubo.
CONFRONTA
Fig.9 OPERA A: L'oceano artico, C.D. Friedrich 1823-24 | Fig.10 OPERA B: Una nave nel mare ghiacciato, C.D. Friedrich, 1798 |
4- Confronta l’opera A con l'opera B, un precedente dipinto di Friedrich che presenta lo stesso soggetto. Attribuisci ciascuna affermazione all'opera corrispondente (A o B).
a- E’ presente la figura umana. A-B
b- La presenza umana è evocata dal veliero. A-B
c- Il fatto drammatico è raccontato nel suo pieno svolgimento. A-B
d- Il fatto drammatico è già avvenuto. A-B
e- C’è azione e movimento. A-B
f- Domina un’atmosfera di quiete e di silenzio. A-B g- L’artista non è interessato alla narrazione del fatto drammatico. A-B
h- Il ghiaccio occupa gran parte dell'opera e al centro il cumulo di lastre si innalza in tutta la sua monumentalità. A-B
i- Il veliero, di ridotte dimensioni, è una presenza marginale, stritolata dai ghiacci marini. A-B
l- Il veliero, al centro dell'opera, è l'elemento principale del dipinto. A-B
5- Qual è il vero protagonista dell’opera "L'oceano artico"?
6- Immagina di entrare nel quadro "L'oceano artico": quali sensazioni e sentimenti provi nel contemplare il paesaggio? Sottolinea le espressioni adeguate.
Solitudine e desolazione – pace interiore e serenità – stupore e meraviglia –senso di grandezza e superiorità rispetto alla natura - senso di piccolezza e impotenza dell’uomo nei confronti delle forze della natura – senso di morte e di nulla che incombe su tutto – intensa gioia - terrore e sgomento di fronte alle forze della natura – senso di smarrimento di fronte all’ immensità della natura e all’ignoto – frustrazione e rabbia – intensa gioia -
COMPRENDIFriedrich sceglie questo soggetto per celebrare la grandiosità della natura. Di fronte all’opera, l’osservatore contempla uno spazio immenso e affascinante ma anche una natura inaccessibile e distruttiva nella quale l’essere umano non è altro che una piccolissima parte. Di fronte a un simile spettacolo naturale l’uomo prova emozioni intense e contraddittorie: attrazione per la natura vastissima e spettacolare ma anche terrore e sgomento per la sua forza. Questo sentimento contrastante è detto sublime.La natura immutabile è anche la manifestazione della potenza divina e l’uomo, contemplandola, si avvicina al concetto di eternità e di divino. |
Attività per approfondimenti tematici
Cos’è l’Artico
1- L’Artico si estende nell’area a nord del Circolo Polare Artico. Mettendo a frutto le tue conoscenze e aiutandoti con un planisfero e altre carte geografiche, rispondi alle seguenti domande.
a- Nella carta geografia del Polo Nord (fig.11 ) l’area bianca corrisponde alla superficie ghiacciata galleggiante (ghiacci marini permanenti o banchisa o pack) di gran parte del Mare Artico. L’Artico comprende anche terre emerse. Quali sono? Possono essere definite come un continente a sé? Ci sono arcipelaghi o penisole?
b- Com’è il clima? Quale fattore climatico influenza maggiormente l’area?
c- Sono zone totalmente disabitate o vi vivono popolazioni? Se sì, quali? Ci sono grandi città?
d- A quali stati appartengono queste aree geografiche?
Fig. 11 |
Gli esploratori dell’Artico e il Passaggio a Nord-Ovest
2- Leggi il seguente testo introduttivo.
Il Passaggio a Nord-Ovest è la rotta più diretta dall'Oceano Atlantico al Pacifico. Passa attraverso l'arcipelago artico del Canada. A partire dal Cinquecento furono molti i tentativi di individuare il passaggio, soprattutto nell’Ottocento, al fine stabilire una redditizia rotta commerciale tra Europa e Asia. L'obiettivo era ridurre i tempi e i costi della navigazione da e verso mercati come l'India e la Cina. Nell’Ottocento gli esploratori si addentrarono nell'arcipelago canadese, la via navigabile disseminata di isole che collega l'Atlantico e il Pacifico. La più grande sfida era il ghiaccio marino, che bloccava i canali tra le isole durante l'inverno e rimaneva ghiacciato in estati più fredde del solito. La morsa del ghiaccio avrebbe potuto danneggiare o schiacciare le navi; gli esploratori avrebbero potuto morire di fame se le loro navi fossero rimaste bloccate nel ghiaccio per diversi anni. Nei primi decenni dell’Ottocento, l’esploratore inglese William Edward Parry tentò più volte di farsi strada tra i ghiacci artici nordamericani per giungere all’Oceano Pacifico. I i suoi sforzi di individuare il leggendario Passaggio a Nord-Ovest furono vani, tuttavia le sue ricerche furono tra le più riuscite del periodo: nella prima spedizione l’equipaggio si spinse ancora più a ovest rispetto alle precedenti e fu il primo gruppo a trascorrere un intero inverno oltre il Circolo Polare Artico; le spedizioni inoltre raccolsero importanti dati geografici scientifici e contribuirono ad accrescere le conoscenze della fauna e della flora artica e della cultura degli Inuit locali. |
3- Svolgi le seguenti attività.
a- Utilizzando l’applicazione Google My Maps traccia le rotte delle tre spedizioni di Parry alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest. Sulla carta geografica individua il percorso effettuato e i luoghi raggiunti. Per ogni luogo raggiunto aggiungi informazioni scritte (es. “la spedizione è rimasta intrappolata dai ghiacci marini” o “l’equipaggio ha svernato sull’isola … per dieci mesi”).
Puoi trovare le informazioni sul sito dei Royal Museums Greenwich ai seguenti link (il testo è in inglese, puoi tradurlo in italiano con Google Traduttore):
https://www.rmg.co.uk/explore/william-edward-parry-first-north-west-passage-expedition-1819%E2%80%9320
b- Osserva attentamente le due carte geografiche disegnate da William Parry (fig.13,14): in esse sono riportati i luoghi raggiunti dall’esploratore rispettivamente durante la prima e la terza spedizione. Confronta la tua Google Map con la cartografia di Parry allo scopo di verificare l’esattezza delle informazioni da te riportate sulla mappa digitale.
Fig. 13 William Edward Parry, Diario del viaggio alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest dall’Atlantico al Pacifico, prima edizione americana Philadelphia, 1821 (sito da cui sono tratte le immagini: https://openbook.lib.utah.edu/stop-and-smell-the-arctic-flowers/) |
Fig. 14 William Edward Parry, Diario del terzo viaggio alla ricerca del Passaggio a Nord-Ovest dall’Atlantico al Pacifico Philadelphia, 1826 (sito da cui sono tratte le immagini: https://openbook.lib.utah.edu/stop-and-smell-the-arctic-flowers/) |
c- Amplia le tue conoscenze. Quali altri esploratori tentarono il Passaggio a Nord-Ovest nell’Ottocento e nel Novecento? Quale esploratore riuscì nell’impresa?
Le rotte artiche oggi
Ancora oggi sono poche le navi portacontainer e le petroliere che si avventurano lungo le rotte artiche (Passaggio a Nord-Ovest e Passaggio a Nord-Est o Northern Sea Route). Tra alcuni decenni, però, a causa della fusione e riduzione dei ghiacci artici dovute al riscaldamento globale, i mari artici potrebbero essere liberi dai ghiacci per molti mesi all’anno e potrebbero essere stabilmente attraversati da navi commerciali che trasportano merci.
4- Le rotte artiche sono più brevi, e quindi più convenienti in termini di costo del carburante, delle rotte tradizionali meridionali per il trasporto di merci tra l’Estremo Oriente, il Nord-America e l’Europa? Per rispondere a questa domanda svolgi le seguenti attività:
a- Sul globo (fig. 15) confronta il Passaggio a Nord-Ovest e la rotta meridionale attraverso il canale di Panama. In base a una stima approssimativa, quale rotta è più breve?
b- Sul globo (fig. 16) confronta il Passaggio a Nord-Est e la rotta meridionale attraverso l’Oceano Indiano e il canale di Suez. In base a una stima approssimativa, quale rotta è più breve?
Fig. 15 Rotta New York-Tokio. La linea rossa rappresenta il passaggio a nord-ovest; la linea verde la rotta via Panama Chanel. | Fig.16 Rotta Amburgo-Tokio. La linea rossa rappresenta la rotta del Mare del Nord; la linea verde la rotta via Canale di Suez. |
c- Svolgi le attività di calcolo (“passo” 1-2-3) proposte al seguente link: http://artico.itd.cnr.it/index.php/finale/le-conseguenze-dei-cambiamenti-climatici-in-artico
Fonti per le immagini Wikimedia Commons: dominio pubblico.
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