CITTA’ IDEALE Pittore dell’Italia centrale, 1480-1490 circa. |
Autrici: Cervilli Daniela e Sara Venier
CAMBIA IL RUOLO - approccio induttivo
METTITI NEI PANNI DELL’INSEGNANTE DI ARTE.
Devi progettare una lezione sull’arte del Quattrocento destinata ai tuoi alunni della scuola media. Per prepararti hai a disposizione solo una misteriosa opera pittorica "LA CITTA' IDEALE" e alcuni documenti.
L'osservazione e l'analisi dell’opera ti permetterà di elaborare uno schema finale sull’arte del Quattrocento, come traccia per la tua lezione.
DOCUMENTO 1 ALLA CORTE DEI MONTEFELTRO |
OSSERVA E ANALIZZA L'OPERA
1- Guardando l'opera cosa ti colpisce? A quali aspetti o elementi della città viene data importanza?
2- E’ rappresentata la figura umana? Ci sono degli indizi che ci rivelano la sua presenza ?
![]() |
A) GLI ELEMENTI
![]() |
LEGENDA: |
B) LE ARCHITETTURE
![]() |
3- Abbina i seguenti testi alle rispettive immagini. Attenzione alla frasi errate (E).
a- Gli edifici rinascimentali hanno piccoli timpani triangolari sulle sommità. 1-2-3-4-E
b- Gli edifici rinascimentali hanno decorazioni scultoree di figure umane e animali sulle facciate. 1-2-3-4-E
c- Al centro della piazza, l’edificio a pianta circolare è circondato da colonne con capitelli corinzi. 1-2-3-4-E
d- Sulle facciate degli edifici, i vari elementi architettonici, posti in fasce sovrapposte, si ripetono in modo ritmico e regolare. 1-2-3-4
e- Profondi archi ogivali sostengono il portico al piano terra. 1-2-3-4-E
f- Nei portici al piano terra, le arcate a tutto sesto poggiano su solidi pilastri quadrangolari. 1-2-3-4-E
4- Gli edifici rinascimentali, rappresentati nell’opera, non presentano elementi caratteristici dell’architettura classica greca e romana (colonne, capitelli, pilastri, archi a tutto sesto, timpani). Vero - Falso
C) I CODICI VISIVI
5- Inserisci nella tabella le frasi corrette scegliendole tra quelle proposte. Attenzione alle frasi errate.
FORME | VOLUME-SPAZIO | COMPOSIZIONE |
|
a- Gli edifici sono disegnati in modo preciso e descritti nei particolari architettonici (fig.4)
b- Gli edifici sono piatti, senza volume.
c- Diversi elementi richiamano le forme della geometria (triangolo, rettangolo, parallelepipedo, cilindro, cono…) (fig.5).
d- Gli edifici sono tridimensionali.
e- In primo piano, la disposizione degli edifici, della pavimentazione e dei pozzi è simmetrica.
f- Lo spazio occupato dalla piazza è poco profondo, quasi inesistente.
g- Lo scorcio di città è rappresentato in profondità, grazie all’uso della prospettiva.
h- L‘edificio circolare non è al centro della composizione.
i- La pavimentazione di marmo è decorata con figure geometriche piane: quadrato, ottagono e figure da queste derivate (fig.8).
![]() |
![]() ![]() |
![]() |
La pavimentazione della piazza, suddivisa in quadrati (fig.8), ha la funzione di evidenziare la perfetta costruzione prospettica: questa, eseguita con strumenti tecnici e con un disegno preparatorio molto accurato, è un elemento fondamentale dell’opera.
![]() |
DOCUMENTO 2 LA PROSPETTIVA La prospettiva è un metodo scientifico di rappresentazione che, attraverso una serie di regole geometriche e calcoli matematici, permette di raffigurare illusoriamente oggetti, figure, architetture e paesaggi tridimensionali su una superficie bidimensionale. La rappresentazione prospettica, anche se non corrisponde esattamente alla visione del nostro occhio, consente di riprodurre la realtà in modo ordinato e armonico e di inserire l’uomo in un’ambiente a lui proporzionato. All’inizio del Quattrocento, l’architetto Filippo Brunelleschi elabora le leggi geometriche della prospettiva lineare, superando così la prospettiva intuitiva e imprecisa usata dagli antichi e da Giotto. Questa conquista si diffonde rapidamente tra gli artisti del Rinascimento e trova largo impiego anche nei secoli successivi. |
![]() |
Se osservi attentamente la costruzione prospettica dell’opera (fig.9) puoi notare che l’effetto di profondità è creato dalla grandezza degli elementi che diminuisce gradualmente man mano che gli oggetti si allontanano (es. i quadrati della pavimentazione) e dalle linee oblique che convergono in un unico punto di fuga (prospettiva centrale). 6 - Sul particolare della “Città ideale”(fig.9) prolunga le linee oblique della pavimentazione. Tutte le linee convergono in un solo "punto di fuga"? Questo coincide con il puntino bianco, posto al centro della porta, che l’artista ha voluto lasciare (fig. 10). Il punto di fuga è posto sull’asse centrale dell’opera?
|
![]() |
|
7- Osserva l’opera e il DOCUMENTO 3 (Fig. 11). Completa i seguenti testi utilizzando le espressioni sottostanti. Attenzione ai termini errati. (piccola piazza - quadrati bianchi - 4x13 moduli quadrati - pietra grigia - 5x12 moduli quadrati -iscritto perfettamente - pietra rossa - disposto casualmente - grande piazza - progetto razionale ben preciso - regole geometriche e matematiche)
|
D) UNA PIAZZA PER QUALE CITTA’ ?
8- Come può essere la città a cui appartiene questa piazza?
9 – Questa piazza appartiene ad una città rinascimentale immaginaria o è la riproduzione esatta, topografica di una città esistente ? E’ troppo perfetta, vuota e silenziosa per essere una città reale?
Probabilmente rappresenta una città della mente o un progetto per una nuova città perfetta ed armoniosa.
10 -In uno spazio così ordinato e funzionale l’uomo può vivere bene, in armonia con gli altri uomini?
SINTESI FINALE: ORGANIZZA LE TUE CONOSCENZE
Completa lo schema con i caratteri principali dell’arte del Quattrocento (primo Rinascimento). Rimetti in ordine nei quattro box le frasi sottostanti, assegnando poi per ogni gruppo A,B,C,D un titolo.
![]() |
(a- Esperto in molti campi del sapere, l’artista studia e utilizza, per il proprio operare, i principi della matematica, della geometria, dell’ottica e delle scienze naturali.
b- Lo spazio naturale o costruito in cui l’uomo è inserito viene rappresentato in modo più preciso utilizzando la prospettiva.
c-Gli artisti del primo Rinascimento riscoprono l’arte antica classica e ne ammirano la bellezza e l’armonia delle forme. Studiano in modo approfondito la scultura e l’architettura greca e romana, che diventano fonte d’ispirazione per creare opere originali.
d -I principi e i signori delle corti italiane sono colti mecenati: proteggono e finanziano gli artisti e commissionano a questi opere d’arte per mostrare la propria cultura, ricchezza e potere.
e-Aumenta il prestigio sociale dell’artista che non è più considerato semplice artigiano, come nel medioevo, ma intellettuale.
f –La prospettiva permette di riportare su una superficie piana la tridimensionalità degli oggetti e creare l’illusione di uno spazio in profondità.
g- Le Corti diventano centri di cultura dove l’artista si confronta con altri intellettuali e può acquisire fama e onore.
h-Nelle loro opere applicano le regole razionali di proporzione, ordine ed equilibrio , proprie dall’arte classica, per ottenere una nuova armonia e perfezione.)
Le immagini sono tratte da Wikimedia Commons Pubblico dominio.
![]() |